Ughi e Nunziante nell’acquisizione della maggioranza del capitale della Insurtech Plurima Servizi Assicurativi da parte di Italiana Assicurazioni

Italiana Assicurazioni, società di Reale Group, ha completato l’acquisizione del 78% del capitale del broker digitale Plurima Servizi Assicurativi SRL, startup innovativa partecipata da Digital Magics e CDP Venture Capital, che escono con questa operazione dall’investimento a tre anni dall’ingresso.

Plurima S.r.l. è una startup fondata nel 2017 a Palermo. Opera dal 2019, gestendo e distribuendo prodotti assicurativi tramite una piattaforma dedicata agli intermediari. La sua missione è semplificare le pratiche burocratiche per gli intermediari, offrendo una gamma più ampia di prodotti assicurativi.

Ughi e Nunziante ha affiancato le parti venditrici con il Partner Giuseppe Coco, insieme all’associate Giuseppe Nasello.

L’acquirente (Italiana Assicurazioni) è stata assistita dallo Studio Legale Pavesio e Associati with Negri-Clementi, con un team composto dal Partner Marco Tessera Chiesa e dall’Associate Carolina Ceretti, per gli aspetti di diritto societario, in coordinamento con il Partner Vittorio Torazzi e l’Associate Stefano Resta, per i profili di diritto del lavoro.

E*finance consulting Reply con i Partner Antonio Orlando e Matteo Vergani ha agito da advisor per gli aspetti modello di business e tecnologico.

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Ughi e Nunziante con D’Amico nell’operazione di raggruppamento azionario di tutte le azioni della società

Ughi e Nunziante Studio Legale ha assistito d’Amico International Shipping S.A., società del Gruppo d’Amico operante nel settore product tankers e quotata dal 2007 alla Borsa Valori di Milano, nell’operazione di raggruppamento delle azioni della società nel rapporto di una ogni dieci, nella contestuale delega per aumento di capitale e nell’avvio di un nuovo programma di acquisto di azioni proprie.

A seguito del raggruppamento, il capitale sociale della società è pari a USD62.053.278,45 e suddiviso in 124.106.556 azioni senza valore nominale.

Ughi e Nunziante, con un team guidato dal Partner Giuseppe de Falco e dagli Associates Ledia RexhoAlessandro Corbò ed Erika Forino, ha assistito la società per tutti i profili di diritto italiano.

I profili di diritto lussemburghese sono stati seguiti dallo studio lussemburghese Linklaters.

Lotta al riciclaggio e privacy: la Corte di giustizia alla ricerca di un punto di equilibrio tra esigenze di trasparenza e protezione dei dati personali – Il commento a firma di Massimiliano Pappalardo

Sul numero di giugno della rivista Le Società, edito da Wolters Kluwer, un commento a firma del nostro partner Massimiliano Pappalardo che analizza i criteri di adeguatezza, necessità e proporzionalità, così come applicati dalla Corte di Giustizia Europea con la sentenza in data 22 novembre 2022 (cause riunite C-37/20 e C-601/20), attraverso il bilanciamento dei principi eurounitari in materia di protezione dei dati personali con le esigenze perseguite dalla normativa in materia di antiriciclaggio.

Con la sentenza in commento, “La Corte di Giustizia UE affronta, una volta ancora, il difficile equilibrio tra diritto alla privacy ed esigenze di trasparenza nell’interesse pubblico, nel caso in esame rappresentato dalla lotta alla criminalità. La vicenda riguarda, in particolare, la validità della quinta direttiva antiriciclaggio – (UE) 2018/843 – relativa alla prevenzione dell’uso del sistema finanziario a fini di riciclaggio di denaro o finanziamento del terrorismo, che aveva allargato al pubblico l’accesso al registro dei titolari effettivi. La Corte – applicando i criteri di adeguatezza, necessità e proporzionalità – ha ritenuto che tale estensione del perimetro del registro non costituisse una misura limitata allo stretto necessario, né risultasse proporzionata rispetto all’obiettivo perseguito, potendo comportare, invece, una lesione non giustificata dei diritti fondamentali sanciti agli arti. 7 e 8 della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea“.

Per ogni ulteriore approfondimento vi suggeriamo l’abbonamento alla rivista, che è possibile fare a questo link.

questo link, invece, trovate un breve abstract del commento.

Tutti gli studi nel nuovo round di Isaac

Isaac S.r.l., startup innovativa specializzata nello sviluppo di tecnologie smart per rendere sicuri edifici e infrastrutture critiche da sismi e vibrazioni, ha concluso un nuovo round di investimento guidato da CDP Venture Capital SGR S.p.A., tramite Fondo Evoluzione, il comparto InfraTech del fondo Corporate Partners I e il Fondo di Co-Investimento MiSe, a cui hanno preso parte 360 Capital Partners SAS, attraverso il fondo 360 Polimi TT Fund e 360 Capital Italia SICAF S.p.A., e NovaCapital S.r.l.

Isaac S.r.l. e i founder sono stati assistiti dallo studio Giovannelli e Associati, con un team coordinato dal partner Gianvittorio Giroletti Angeli e composto dalla senior associate Paola Cairoli e dal trainee Claudio Asciolla per gli aspetti corporate.
Gli aspetti Golden Power dell’operazione sono stati curati dal partner Riccardo Pontremoli.
CDP Venture Capital SGR S.p.A. è stata assistita da Ughi e Nunziante Studio Legale, con un team composto dai partner Roberto Leccese e Amon Airoldi e dagli associate Anna Vanni e Marco Paolicelli.
Gli aspetti notarili sono stati gestiti dallo studio Milano Notai nella persona del notaio Giovannella Condò.

“Attrazione degli investimenti, sì alle norme anti-burocrazia” – Andrea Marega intervistato da Italia Oggi

Il Governo italiano è sempre più determinato ad attirare nuovi investimenti esteri. Già il governo Draghi aveva istituito un fondo per gli «investitori strategici esteri».

Il nostro Andrea Marega, tra gli intervistati da ItaliaOggi, si è espresso a proposito delle misure di de-burocratizzazione escogitate dal Governo Meloni e, in particolare, su quella che attribuisce al Ministero delle Imprese e del Made in Italy l’esercizio di poteri sostitutivi nei casi di inerzia delle amministrazioni centrali nei procedimenti relativi a investimenti di almeno 25 milioni di euro con ricadute occupazionali significative: «[…] Le novità introdotte dal Decreto Aiuti si propongono quindi di sbloccare progetti, cantieri, misure incentivanti o agevolazioni che non giungono a completamento perché incastrati nelle sabbie mobili della burocrazia. Per quanto apprezzabili, le misure scontano, tra gli altri, il limite dell’applicabilità dei poteri sostitutivi soltanto alle amministrazioni centrali e amministrazioni centrali. Spesso sono proprio le Regioni, espressione di potestà legislativa di rango primario ma al tempo stesso di interessi territoriali locali, a rallentare e tenere bloccati progetti rilevanti per il sistema produttivo. Ciò avviene anche a causa della complessa allocazione della potestà legislativa tra Stato e Regioni per materie disegnata dal Titolo V della Costituzione […]».

Il focus completo è disponibile qui