Decreto ex-Ilva: effetti e prospettive per l’industria italiana – Gianfranco Arpea intervistato da Economy Magazine

Il pacchetto di misure volte a fronteggiare l’emergenza industriale dello stabilimento del Gruppo ILVA è ora in vigore.
Il Decreto, emanato dal Governo per garantire la continuità produttiva e occupazionale dell’impianto e delle imprese del suo indotto, noto come decreto Ex-Ilva (D.L. 18 gennaio 2024, n. 4), si applica anche a tutte le attuali e future situazioni di crisi aziendale.

Economy Magazine ha condotto un’analisi approfondita sull’argomento e ha intervistato diversi esperti per comprendere gli impatti e le prospettive che il decreto potrebbe avere sull’industria italiana.

Tra gli intervistati anche Gianfranco Arpea che ha sottolineato l’importanza delle nuove norme a fini di interesse pubblico, spiegando che “la concessione a titolo gratuito della garanzia del Fondo per le PMI alla piccola o media impresa fornitrice che presenti difficoltà di accesso al credito a condizione che l’impresa richiedente abbia prodotto negli ultimi due esercizi oltre il 50% del fatturato nei confronti dell’impresa. Si tratta di un inedito intervento verticale di Stato nella filiera industriale ed economica e di tutela degli stakeholder. Si intravede con chiarezza l’obiettivo di alimentare la circolazione del credito contenendo gli oneri correlati al rimborso del finanziamento e riducendo il rischio di incaglio in fase di cessione del credito“.

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Ughi e Nunziante con Ornare per il suo debutto europeo: a Milano il primo showroom

Ughi e Nunziante ha assistito Ornare, prestigioso marchio internazionale di arredo di lusso e design, nel lancio del suo primo flagship store europeo a Milano, in occasione della settimana del Salone Internazionale del Mobile.

Situato in Via Manzoni 30, all’interno del suggestivo Palazzo Gallarati, lo showroom del brand brasiliano, nato nel 1986 e presente nelle Americhe e a Dubai, è il primo nel Vecchio Continente.

Ughi e Nunziante ha assistito Ornare con un team multidisciplinare per far fronte a tutte le necessità e complessità insite in un progetto di market entry, guidato dall’Of Counsel Eduardo Lorenzetti Marques, responsabile del Latin American Desk dello Studio, e composto dal Partner Federico Torzo e dall’associate Giovanna Milardi, per gli aspetti di diritto del lavoro, global mobility e immigration; dal partner Antonello Lupo, per gli aspetti fiscali e di tax planning; dal partner Massimiliano Pappalardo e dall’associate Andrea Gabrielli per i profili privacy; dal partner Daniela De Pasquale per i profili IP.

Imprese ed ESG, gli studi in campo per la sostenibilità – Francesca Ricci intervistata da ItaliaOggi

ItaliaOggi ha condotto un interessante approfondimento sulle tematiche ESG e sul ruolo che hanno i professionisti nell’assistere le imprese soprattutto per quanto attiene le due diligence ESG nelle operazioni di M&A.

«Da questo punto di vista l’ESG reporting previsto dalla Direttiva 2022/2464 (la Corporate Sustainability Reporting Directive, c.d. «Direttiva CSRD») potrà essere un utile strumento di conoscenza della società target», spiega Francesca Ricci, intervistata sul tema. «Nella fase di negoziazione del contratto di acquisizione saranno cruciali le dichiarazioni e garanzie che potranno avere ad oggetto anche la rendicontazione non finanziaria e, che, in caso di violazione, daranno luogo ad una responsabilità di tipo contrattuale.[…] A partire dal 2026 nelle operazioni di M&A aventi ad oggetto grandi imprese il bilancio di sostenibilità potrà avere un impatto significativo. L’aspettativa è di annoverare circa 8.000 imprese in Italia che, rientrando nella definizione di «grande impresa » ai sensi della Direttiva CSRD, saranno tenute a redigere la rendicontazione di sostenibilità, potendo così contare su questo ulteriore fattore di attrattività nell’M&A».

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EU AI Act: l’Europa regolamenta l’IA. Freno all’innovazione od opportunità per le imprese? – Massimiliano Pappalardo intervistato da Industria Italiana

Su Industria italiana l’approfondimento a firma di Laura Magna dedicato all’EU AI Act, la prima regolamentazione organica che disciplina l’utilizzo delle tecnologie basate sui sistemi di intelligenza artificiale.

La normativa, il cui obiettivo è lo sviluppo di un’IA “affidabile e incentrata sull’uomo, garantendo, nel contempo, un elevato livello di protezione della salute, della sicurezza e dei diritti fondamentali sanciti dalla Carta dell’Ue”, adotta un approccio basato sul rischio e si applica a un’ampia gamma di soggetti, sia privati che pubblici, all’interno e all’esterno dell’UE.

Massimiliano Pappalardo, intervistato sull’argomento, ha una chiara idea di quali saranno gli effetti di questa regolamentazione sull’industria italiana.

«Per quanto talvolta il mercato sia allergico alle regole – in questo settore – avere un quadro di riferimento chiaro consente anche di eliminare le incertezze per le aziende intenzionate ad investire. Non credo, quindi, che la definizione di un perimetro di regole rappresenterà un freno per gli investimenti sull’AI. Potrà servire, invece, ad indirizzare il mercato verso investimenti orientati a promuovere un effettivo progresso», ha commentato Massimiliano.

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