Salario minimo, gli esperti: “Insidie anche in contrattazione collettiva” – Federico Torzo intervistato da Adnkronos

Adnkronos ha condotto un’indagine sul salario minimo in Italia e sull’assenza di una disciplina nazionale.
Questa precarietà porta a un continuo rimbalzo della questione dal campo dell’Autorità giudiziaria a quello dei sindacati, con l’effetto di generare incertezza e paradossi retributivi.

Federico Torzo, intervistato sul tema ricorda che “il Tar Lombardia si è pronunciato per l’annullamento di un verbale dell’Ispettorato del lavoro (…). Secondo il Tar, è il Ccnl più rappresentativo, ovvero quello della vigilanza privata, a determinare il parametro di proporzionalità e sufficienza della retribuzione. Dalla magistratura la palla torna quindi nel campo dei sindacati e del governo”.

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Ughi e Nunziante con Temsi nella cessione di quote a Gellify

Ughi e Nunziate ha assistito Temsi (Tecniche Management Sviluppo Impresa), storica realtà di ingegneri specializzati nell’ottimizzazione ed efficientamento dei processi produttivi, nella cessione di una sua quota di minoranza a Gellify. Gellify è una piattaforma di innovazione B2B che seleziona, investe e fa crescere aziende innovative del settore digitale. Con questa acquisizione Gellify mira a diventare il principale operatore dell’innovazione in Italia. Ughi e Nunziante ha assistito i soci di Temsi con un team composto dai partner Antonello Lupo e Amon Airoldi e l’associate Pietro Pastorello. Gianni & Origoni ha assistito Gellify con un team composto dal partner Federico Dettori, dal counsel Rodrigo Boccioletti e dal managing associate Matteo Canonico. Advisor finanziario dell’operazione, sell side, la GM Venture con il managing partner Graziano Messana.

AI generativa, uno shock per l’editoria? Le reazioni – L’articolo a firma di Daniela De Pasquale

Su Agenda Digitale – Digital360, un articolo a firma della nostra Daniela De Pasquale sulle reazioni dell’industria dei contenuti all’avvento dell’intelligenza artificiale generativa, il cui training è stato effettuato, secondo quanto emerso, utilizzando centinaia di migliaia di opere protette dal copyright senza l’autorizzazione degli editori.

In questo approfondimento, Daniela analizza alcuni casi negli USA destinati a diventare leading case sul tema e le prassi che si stanno sviluppando nel settore della editoria per reagire a questo fenomeno, che è stato definito come “il più grande “furto” di copyright della storia”.

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